Allarme mozzarella in carrozza. Infatti, il Ministero della Salute ha comunicato ufficialmente il ritiro dagli scaffali di alcuni lotti di mozzarella in carrozza al prosciutto a marchio Scelto da Noi di Conad e I Freschissimi di Alì.
Indice dei contenuti
Il motivo del richiamo
La motivazione alla base del ritiro dagli scaffali di alcuni lotti di mozzarella in carrozza, riguarda un errore di etichettatura. Infatti, l’etichetta riporta la dicitura “Mozzarelle in carrozza al prosciutto”, mentre in realtà la confezione contiene “Mozzarelle in carrozza all’acciuga”. Dunque, non viene menzionata la presenza dell’allergene pesce e questo potrebbe causare problemi ai soggetti che soffrono di allergie o intolleranze qualora dovessero consumare il prodotto acquistato, andando così incontro a potenziali conseguenze estremamente serie.
I prodotti coinvolti
I prodotti ritirati dagli scaffali sono quelli venduti in vaschette da 190 grammi con i seguenti numeri di lotto:
- 25202
- 25203
- 24204
Inoltre, le date di scadenza riportate sono il 7 giugno 2025, l’8 giugno 2025 e il 9 giugno 2025. Il comunicato del richiamo del prodotto è stato diramato ufficialmente anche dai supermercati Alì.
Ricordiamo che l’azienda Cucina Nostrana Unipersonale Srl ha prodotto la mozzarella in carrozza richiamata sia per Conad Società Cooperativa sia per Alì Spa. La produzione ha luogo presso lo stabilimento situato in Via Sergio Toniolo 3, a Maerne di Martellago, nella città metropolitana di Venezia.

Cosa fare
È bene notare che già in precedenza, Coop aveva richiamato gli stessi lotti di mozzarella in carrozza al prosciutto a marchio Cucina Nostrana e con la stessa motivazione, ovvero un errore di etichettatura. Dunque si tratta di un caso che si ripete e che quindi richiede una maggiore attenzione, al fine di evitare ulteriori errori in futuro.
A questo punto, in via cautelativa, si raccomanda assolutamente alle persone allergiche al pesce di non consumare il prodotto mozzarella in carrozza al prosciutto con il numero di lotto di cui abbiamo parlato. Naturalmente, per chi non è allergico al pesce, il consumo del prodotto non crea alcun problema ma costituisce in ogni caso un’infrazione delle normative che riguardano l’etichettatura oltre che la sicurezza alimentare.
Chi ha acquisto il prodotto, può rivolgersi direttamente al punto vendita anche se non è in possesso dello scontrino per ricevere la sostituzione o il rimborso.
Questo episodio pone ancora una volta l’attenzione sull’importanza straordinaria di una corretta etichettatura degli alimenti, assolutamente fondamentale per garantire e tutelare la salute dei consumatori, garantendo altresì la trasparenza nella catena di distribuzione. L’augurio è che errori di questo genere possano non ripetersi nuovamente.
Fonte: Ministero della Salute