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Allarme cozze, il Ministero ne ordina il ritiro, il rischio è infezione da Vibri

Il Ministero della Salute ha ufficialmente disposto il richiamo di un lotto di cozze. La motivazione è seria e dunque è bene essere informati

Il Ministero della Salute ha ufficialmente comunicato il ritiro dagli scaffali di un lotto di cozze a marchio L’Acquachiara srl. Il richiamo si è reso strettamente necessario per una motivazione che, come vedremo in questo articolo, che non è assolutamente da sottovalutare.

La motivazione del richiamo

Dunque, da parte del Ministero della Salute arriva il richiamo ufficiale relativo a un lotto di cozze a marchio L’Acquachiara Srl. La motivazione di tale richiamo è legata alla presenza del batterio Vibrio parahaemolyticus. Dunque, occorre fare attenzione e sapere cosa fare qualora si sia acquistato il prodotto indicato.

Ricordiamo, tra l’altro, che il batterio Vibrio parahaemolyticus può portare a infezioni che si manifestano generalmente 12-24 ore dopo l’ingestione. I sintomi più comuni sono diarrea, crampi addominali, vomito, cefalea e febbre. Ad ogni modo, nella stragrande maggioranza dei casi, i sintomi scompaiono spontaneamente nell’arco di tre giorni.

Il prodotto coinvolto

Entrando nello specifico del richiamo disposto dal Ministero della Salute, possiamo vedere che il prodotto in questione appartiene al numero di lotto 32348. Attenzione però, nel documento ufficiale diffuso dal Ministero della Salute non vengono definiti altri dettagli come il formato e il peso di vendita, la data di scadenza indicata e non ci sono nemmeno foto del prodotto stesso.

Le cozze richiamate sono prodotte dall’azienda L’Acquachiara Srl presso lo stabilimento che si trova in Via Orti Ovest 1, a Chioggia nella città metropolitana di Venezia. Il marchio di identificazione è il seguente: UE IT 560 CSM.

Cosa fare adesso

A scopo precauzionale, l’azienda raccomanda di non consumare il prodotto cozze a marchio L’Acquachiara e con il numero di lotto indicato nel documento del Ministero della Salute. Chi è in possesso del prodotto in questione, può recarsi presso il punto vendita per ottenere il rimborso o la sostituzione.

Questo richiamo pone per l’ennesima volta l’accento sulla tutela della salute dei consumatori e quindi ci si augura che da parte dei produttori possa esserci una maggiore attenzione, onde evitare che tali episodi possano ripetersi nuovamente nel tempo.

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