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Allarme Listeria: il Ministero della Salute richiama un noto formaggio

Il Ministero della Salute ha diffuso il comunicato ufficiale per il ritiro dagli scaffali di un lotto di formaggio nostrano montanaro. Ecco i dettagli.

Il Ministero della Salute ha comunicato ufficialmente il richiamo del prodotto formaggio nostrano montanaro. Il richiamo, come vedremo all’interno di questo articolo, si è reso necessario per una motivazione non trascurabile e quindi occorre essere informati e sapere cosa fare.

Le motivazioni del richiamo

Come detto, dunque, il Ministero della Salute ha richiamato ufficialmente un lotto di formaggio nostrano montanaro. La motivazione, come abbiamo anticipato, non è certo da prendere sotto gamba. Infatti, il ritiro è avvenuto a causa della possibile presenza di Listeria Monocytogenes.

Si tratta di un batterio che si può trovare nell’acqua, nel suolo e nella vegetazione. Può contaminare numerosi alimenti tra cui latte, verdura, formaggi e carino poco cotte. Il batterio è responsabile della Listeriosi, la quale porta a problematiche come febbre, brividi, dolori muscolari, vomito e diarrea. Dunque, parliamo di una questione assolutamente seria.

Il prodotto coinvolto

Analizzando nello specifico il richiamo da parte del Ministero della Salute, possiamo osservare che il prodotto coinvolto e quindi ritirato agli scaffali è, come detto, il formaggio nostrano montanaro. Viene venduto nella forma sfusa di 2/2,5 chili e come data di scadenza riporta il 22 giugno 2025.

Ricordiamo altresì che il formaggio in questione viene prodotto dall’azienda Bertolino Srl nello stabilimento situato in Via della tecnica n. 4, a Villadossola (VB).

Cosa fare adesso

A questo punto, vista la situazione potenzialmente delicata, la domanda sorge spontanea: cosa bisogna fare? Molto semplicemente, chi ha acquistato il lotto oggetto del richiamo, non deve consumare il prodotto e deve riportarlo presso il punto vendita per ottenere la sostituzione o il rimborso.

Il richiamo del formaggio nostrano montanaro accende i riflettori, ancora una volta, sulla necessità di una maggiore tutela della salute dei consumatori. Appare evidente, infatti, che c’è bisogno di una migliore trasparenza e attenzione da parte dei produttori, in quanto con la salute non si scherza e quindi ci si augura che questi richiami possano cessare di esistere. Significherebbe aver imboccato la strada giusta.

Fonte: Ministero della Salute

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