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Data di scadenza errata: richiamo per la mozzarella di bufala

Il Ministero della Salute ha ufficialmente disposto il richiamo di un lotto di mozzarella di bufala campana DOP. Ecco tutti i dettagli.

Il Ministero della Salute, attraverso il proprio sito ufficiale, ha disposto il richiamo di un lotto di mozzarella di bufala campana DOP a marchio Cilento. Il richiamo si è reso necessario per un errore di cui parliamo in questo articolo.

La motivazione del richiamo

Dunque, come detto il Ministero della Salute ha disposto il ritiro dagli scaffali di un lotto di mozzarella di bufala campana DOP. Il motivo di tale richiamo è legato a un errore sulla confezione. Infatti, il prodotto riporta la seguente data di scadenza errata: 09/07/2026. Mentre la data di scadenza corretta è 09/07/2025.

Si tratta dunque di un errore da non sottovalutare, visto che la data di scadenza riportata erroneamente è ben distante da quella reale e quindi può nascondere insidie non trascurabili, anzi.

Il prodotto coinvolto

Ora andiamo a vedere nello specifico qual è il prodotto coinvolto dal richiamo emesso dal Ministero della Salute. Come detto, parliamo della mozzarella di bufala campana DOP a marchio Cilento. Il numero di lotto è L160, viene venduto nella confezione da 125 grammi con la data di scadenza di cui abbiamo parlato in precedenza e che risulta essere errata.

Il marchio di identificazione dello stabilimento presso il quale la mozzarella di bufala campana DOP oggetto del richiamo viene prodotta è IT 15 332 CE.

Cosa fare adesso

Alla luce del richiamo diposto dal Ministero della Salute, per il prodotto mozzarella di bufala campana DOP con il numero di lotto indicato poco sopra, l’avvertenza è quella di non consumare il prodotto oltre la data di scadenza corretta, ovvero 09/07/2025.

Il prodotto può essere reso presso il punto vendita di riferimento per ottenere il rimborso o la sostituzione. Per avere ulteriori chiarimenti si può inviare un’email all’indirizzo quality@cilentospa.it

Questo richiamo pone l’accento sulla necessità di una maggiore attenzione da parte dei produttori, in quanto riportare una data di scadenza errata può causare problemi. Ci si augura dunque che episodi simili possano ridursi nel tempo.

Fonte: Ministero della Salute

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