Arriva, da parte del Ministero della Salute, il richiamo ufficiale per un lotto di fette biscottate con farina integrale e olio di semi di girasole altoleico a marchio COOP. Il richiamo è stato disposto per un motivo importante e dunque è bene fare attenzione.
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Il motivo del richiamo
Dunque, il Ministero della Salute ha comunicato ufficialmente il richiamo di un lotto di fette biscottate con farina integrale e olio di semi di girasole altoleico a marchio Coop. La motivazione relativa al richiamo è dovuta alla possibile presenza di deossinivalenolo oltre i limiti consentiti dalla legge nell’ingrediente farina integrale di grano tenero.
Ricordiamo che il deossinivalenolo è una microtossina che, tra l’altro, è parzialmente termostabile e quindi le temperatura di cottura non bastano per eliminarlo. Sappiamo che può provocare disturbi gastrointestinali, diminuzione del peso e alterazione dei processi di difesa immunitaria.
Il prodotto coinvolto
Entrando nei dettagli, il richiamo da parte del Ministero della Salute riguarda il prodotto Fette biscottate con farina integrale e olio di semi di girasole altoleico a marchio COOP. Il prodotto in questione viene venduto nella confezione da 120 grammi, il numero di lotto è 16D25 – 17D25 e la data di scadenza riportata è fine aprile 2026.
Le fette biscottate con farina integrale e olio di semi di girasole altoleico vengono prodotte da DPG Srl, nello stabilimento che si trova in Via Chieri 95 ad Andezeno in provincia di Torino.

Cosa fare adesso
Vista la situazione legata al richiamo delle fette biscottate con farina integrale e olio di semi di girasole altoleico a marchio COOP, il Ministero della Salute consiglia di non consumare il prodotto e di riportarlo al punto vendita in cui è stato acquistato per ottenere la sostituzione o il rimborso.
Questo richiamo pone ancora una volta l’attenzione sulla tutela della salute dei consumatori e sull’esigenza di una corretta trasparenza. Resta ovviamente la speranza che questi richiami possano diminuire, facendo in modo che ci sia dunque un’attenzione maggiore da parte dei produttori.
Fonte: Ministero della Salute