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Vino senza alcool dealcolato fa bene alla salute?

Il vino senza alcool o dealcolato è scuramente più sano di quello tradizionale ma la sua diffusione di scontra con resistenze culturali

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Il vino senza alcool dealcolato può offrire benefici alla salute, soprattutto per chi desidera evitare gli effetti dannosi dell’alcol senza rinunciare al piacere di un calice.

Si tratta di un vero vino, da cui l’etanolo viene rimosso con tecniche specifiche che conservano in parte polifenoli e resveratrolo, noti per le proprietà antiossidanti.

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È meno calorico, non affatica il fegato e non genera dipendenza, pur variando molto in qualità e gusto. Ideale per chi segue regimi salutistici, è anche al centro di un mercato in crescita, trainato dalla tendenza NoLo.

Tuttavia, in Italia trova ancora resistenze culturali: il vino è vissuto come simbolo identitario e sociale, e l’assenza di alcol viene percepita da molti come una perdita. Una sfida aperta tra benessere e tradizione.

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Che cos’è il vino senza alcool o deacolato?

Il vino senza alcool non è un succo d’uva, né un semplice vino annacquato: è un vero vino, prodotto secondo le regole tradizionali della vinificazione, da cui però l’alcol viene rimosso in un secondo momento.

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vino senza alcool rosso
Vino senza alcool Halal box – Foto Emmery

Questo processo può avvenire tramite tecniche di evaporazione a bassa temperatura, osmosi inversa o distillazione sotto vuoto.

vino senza alcool rosso
Vino senza alcol 0,0 Rosso Premium – Halal | Sacchetto in scatola da 10 litri

Product Features

Sono tutte studiate per preservare aroma e polifenoli, riducendo però il tenore alcolico sotto lo 0,5%.

Vino senza alcol: quali benefici per la salute?

La principale attrattiva del vino dealcolato sta nell’eliminazione dell’etanolo, la componente alcolica considerata tossica e potenzialmente cancerogena dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

6 bottiglie vino senza alcool deacolizzato
Vino senza alcool – Foto Alternativa

Bere vino senza alcol significa ridurre il carico epatico, evitare gli effetti negativi dell’alcol su cervello e cuore, e abbattere il rischio di dipendenza.

6 bottiglie vino senza alcool deacolizzato
Rosso Dry – 0.0% vol (confezione 6 bottiglie 750ml)

Alternativa

Secondo uno studio pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology, alcune sostanze benefiche presenti nel vino rosso (come i polifenoli e il resveratrolo) mantengono le loro proprietà anche dopo la dealcolazione, contribuendo alla vasodilatazione e alla riduzione della pressione arteriosa.

È davvero salutare quanto il vino rosso tradizionale?

La questione è controversa. Se da un lato il vino senza alcol conserva parte dei benefici antiossidanti, dall’altro perde parte dell’esperienza sensoriale e della struttura che l’alcol contribuisce a creare.

vino bianco senza alcool
Foto Cantina Zaccagnini

Inoltre, non tutti i vini dealcolati sono uguali: alcuni subiscono una perdita marcata di aroma e corpo e possono contenere zuccheri aggiunti per bilanciare il gusto.

vino bianco senza alcool
Vino Bianco senza Alcool

Cantina Zaccagnini

Dal punto di vista nutrizionale, il vino dealcolato ha in genere meno calorie (15-30 kcal per 100 ml contro le 70-80 kcal del vino normale), ma ciò non lo rende automaticamente salutare: la presenza di solfiti, zuccheri residui o additivi aromatizzanti può variare da prodotto a prodotto.

Per chi è consigliato il vino senza alcool?

Il vino senza alcol può rappresentare una buona soluzione per:

  • chi è astemio ma non vuole rinunciare al brindisi;
  • donne in gravidanza o in allattamento;
  • chi assume farmaci incompatibili con l’alcol;
  • chi segue regimi dietetici o percorsi di disintossicazione.

Va però chiarito che non si tratta di una “pozione miracolosa”: non basta bere vino senza alcol per migliorare la salute, se non è inserito in un contesto di alimentazione bilanciata e stile di vita attivo.

Vino senza alcool e mercato: moda o cambiamento culturale?

L’ascesa dei vini dealcolati è parte di un trend più ampio chiamato “NoLo” (no-alcol e low-alcol), che coinvolge anche birre, aperitivi e distillati.

Un bicchiere di vino rosso
Foto di congerdesign da Pixabay

I consumatori, soprattutto giovani, sono sempre più attenti al benessere e chiedono prodotti compatibili con uno stile di vita sano, senza rinunciare alla convivialità.

Secondo dati di IWSR Drinks Market Analysis, il consumo di bevande a basso o nullo contenuto alcolico è cresciuto del 31% tra il 2018 e il 2022 in Europa, e il mercato del vino dealcolato è previsto in ulteriore espansione.

La cultura del vino in Italia: tra piacere, identità e resistenze culturali

In Italia il vino non è solo una bevanda: è parte integrante della cultura, della socialità e dell’identità nazionale.

Dalla tavola quotidiana alla cerimonia familiare, dal brindisi alle feste religiose, il vino accompagna i riti del vivere italiano.

È simbolo di convivialità, di appartenenza territoriale, e spesso viene associato a un’idea di “bere bene” che si differenzia dal consumo eccessivo o sregolato.

cin cin vino dealcolato
Foto Sora

Proprio per questo, l’idea di un vino senza alcol tende a scontrarsi con una certa diffidenza, come se togliere l’alcol significasse togliere l’anima al vino.

In molti casi viene percepito come un prodotto snaturato, adatto forse a chi “non può bere”, ma non degno di occupare lo stesso spazio culturale del vino tradizionale.

Questo atteggiamento persiste nonostante una crescente consapevolezza dei danni provocati dall’alcol, anche a dosi moderate.

La contraddizione è evidente: da un lato si riconosce che l’etanolo è una sostanza potenzialmente dannosa, dall’altro si tende a difendere il suo ruolo simbolico e gustativo.

In questo contesto, il vino dealcolato si pone come oggetto culturale ibrido, sospeso tra innovazione salutista e retaggi di lunga data, e solo il tempo dirà se saprà conquistarsi uno spazio autentico anche in Italia.

Vino senza alcool: lo consigliamo?

, lo consigliamo a chi, per qualsiasi motivo, non può o non vuole brindare con vino tradizionale, senza rinunciare al gesto conviviale di alzare un calice con gli amici.

Che si tratti di gravidanza, terapie farmacologiche, dieta o semplice desiderio di evitare l’alcol, il vino dealcolato può essere una buona alternativa.

bicchiere di vino barbecue
Foto Sora

Va però detto chiaramente: non aspettatevi un prodotto identico al vino classico, né per struttura né per profondità gustativa.

Come accade per i vini con alcol, anche tra quelli senza ci sono bottiglie più o meno riuscite. La qualità dipende dal produttore, dalla tecnica usata e dalla cura nella vinificazione.

Non comprendiamo l’ostracismo preconcetto che spesso circonda questo prodotto. Al contrario, lo riteniamo una soluzione intelligente e utile, soprattutto per evitare che il guidatore designato debba scegliere tra rinuncia totale e rischio al volante.

FAQ

Come si fa il vino senza alcool?

Il vino senza alcool si ottiene a partire da un vino tradizionale, prodotto con fermentazione alcolica completa. In un secondo momento, l’alcol viene rimosso attraverso tecnologie come l’osmosi inversa, la distillazione sotto vuoto o l’evaporazione a bassa temperatura. Questi metodi permettono di preservare gran parte degli aromi, dei polifenoli e delle caratteristiche organolettiche del vino, pur riducendo il contenuto di alcol a meno dello 0,5%.

Il vino senza alcool è halal?

Dipende dal processo produttivo e dal contenuto finale di alcol. In linea di principio, se il vino viene completamente dealcolato (contenuto inferiore allo 0,05%) e non deriva da fermentazione attiva alcolica, può essere considerato halal. Tuttavia, molti vini senza alcol sono ottenuti partendo da un vino fermentato e poi privato dell’alcol, il che può renderli non compatibili con i precetti islamici più restrittivi. Per essere halal, deve esserci certificazione specifica.

I musulmani possono bere vino senza alcool?

Solo se è certificato halal. Alcuni musulmani, in base alla loro interpretazione religiosa, accettano il vino dealcolato, purché non contenga alcol in quantità significativa. Altri, più osservanti, lo evitano comunque perché deriva da un processo fermentativo inizialmente alcolico. È quindi una scelta personale o comunitaria, legata al livello di osservanza e alla provenienza certificata del prodotto.

I bambini possono bere il vino senza alcool?

Dal punto di vista tecnico e legale, i vini dealcolati con tenore di alcol inferiore allo 0,5% non sono considerati bevande alcoliche e possono essere venduti anche ai minori. Tuttavia, non è consigliabile proporli ai bambini, sia per il contenuto minimo residuo di alcol, sia perché possono incoraggiare l’abitudine al gusto del vino. In alternativa, meglio scegliere bevande analcoliche studiate per l’infanzia, come succhi o spumanti privi di ogni traccia di alcol.

Posso bere vino senza alcool dopo aver preso medicine?

, in linea generale si può bere vino senza alcool dopo aver preso medicine, perché non contiene etanolo o ne contiene solo tracce minime. Tuttavia, in caso di terapie delicate o farmaci specifici, è sempre meglio chiedere al medico.

Vino senza alcool: immagini e foto

Daniele Ferruccio Toscana
Daniele Ferruccio Toscana
Nato nel 1979, ho intrapreso studi in conservazione del patrimonio artistico, ma la mia vera vocazione si è rivelata altrove. Per oltre un decennio, ho gestito con passione un pub di mia proprietà a Roma, dove ho appreso che la qualità degli ingredienti è fondamentale per una cucina eccellente, soprattutto quando si tratta di carne e pesce. Da questa esperienza e dalla mia passione per la scrittura è nato Grigliamo.it, un progetto che unisce l'arte culinaria alla condivisione di ricette e consigli per gli amanti della griglia e del barbecue.

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