Spazio pubblicitario

Quale carne al sangue si può mangiare e quale è meglio cuocere bene

Non tutte le carni si possono mangiare al sangue perché si corre il rischio di star male. Ecco quali sono quelle sicure.

- Advertisement -

Capire quale carne al sangue mangiare quale va cotta a fondo è essenziale per chi ama il barbecue e vuole grigliare in sicurezza.

Il manzo, soprattutto nei tagli interi come filetto e costata, è adatto a una cottura rapida e intensa che lascia l’interno rosso e succoso.

- Advertisement -

Agnello e anatra possono essere gustati al sangue solo in alcune porzioni selezionate, mentre carni come pollo, tacchino, maiale, selvaggina e carne macinata devono sempre essere ben cotte per evitare il rischio di batteri e contaminazioni.

Conoscere le temperature ideali e i comportamenti da evitare aiuta a gustare la carne al sangue in tutta sicurezza, senza rinunciare al piacere della griglia.

- Advertisement -

Cottura carni al sangue: cosa significa davvero

Il termine “al sangue” è spesso frainteso. Contrariamente a quanto si pensa, non si tratta della presenza effettiva di sangue nella carne, ma di mioglobina, una proteina presente nei muscoli che assume una colorazione rossa quando non completamente coagulata.

Durante la macellazione, infatti, il sangue viene eliminato per motivi igienici e conservativi.

- Advertisement -
carni al sangue fiorentina
Cottura al sangue – Foto by Grigliamo.it

La vera cottura al sangue prevede una rapida esposizione alla fonte di calore, sufficiente a creare una crosticina esterna (grazie alla reazione di Maillard), ma lasciando l’interno della carne ancora tenero, succoso e con una temperatura compresa tra i 50 °C e i 52 °C.

Una versione ancora più estrema è la cottura “bleu”, dove la temperatura interna si aggira tra i 40 e i 45 °C.

Perché non tutta la carne al sangue si può mangiare?

Il rischio principale legato alla carne poco cotta è la contaminazione batterica. Alcuni microrganismi patogeni, come Salmonella, Listeria o Escherichia coli, possono sopravvivere se la carne non raggiunge temperature sufficientemente elevate. Il punto chiave, però, è dove si trovano questi batteri?

tagli-carne-manzo
Foto di Анна da Pixabay

Nel manzo e in alcune carni rosse intere, i batteri si trovano solitamente in superficie, quindi una buona rosolatura esterna è sufficiente per neutralizzarli.

Nelle carni bianche, nel maiale, nella selvaggina e nella carne macinata, i batteri possono essere presenti anche all’interno, rendendo indispensabile una cottura completa.

Le carni sicure da gustare al sangue

Non tutte le carni si comportano allo stesso modo quando vengono esposte al calore diretto della griglia.

carrè-cervo-selvaggina-barbecue
Ph credit by Pixabay

Alcune, per caratteristiche strutturali e per minore rischio microbiologico, sono perfette per una cottura veloce e superficiale che ne esalti gusto e consistenza senza compromettere la sicurezza.

Manzo: il re della carne al sangue

Il manzo è in assoluto la carne più sicura da consumare al sangue, purché si tratti di tagli interi e di alta qualità certificata.

Tra i migliori tagli per questo tipo di cottura ci sono:

  • Fiorentina e costata con l’osso
  • Filetto
  • Controfiletto

L’importante è che la carne sia freschissima e abbia subito una frollatura corretta, elemento essenziale per renderla tenera e sicura.

Agnello: carne al sangue solo per alcuni tagli

Anche l’agnello può essere cucinato al sangue, ma con qualche accortezza. Sono adatti:

  • Costolette
  • Carré
  • Bistecche di coscia

Tagli più spessi come spalla o cosciotto intero devono essere sempre cotti a fondo. La temperatura interna ideale per una cottura al sangue è di circa 50 °C, mentre per una cottura media si sale a 54-57 °C.

Anatra: petto sì, cosce no

La carne d’anatra, più grassa e dal sapore deciso, può essere gustata al sangue, in particolare:

Il petto d’anatra, che dà il meglio con una cottura tra i 57 °C e i 64 °C. Le cosce o i tagli più spessi, invece, vanno cotti bene per evitare rischi.

Le carni da non mangiare mai al sangue

Altre tipologie di carne, invece, richiedono necessariamente una cottura completa. In questi casi il rischio di contaminazione non si limita alla superficie.

pollo cotto sulla lattina
Foto di Lebensmittelfotos da Pixabay

Batteri e parassiti possono annidarsi anche all’interno delle fibre, rendendo pericoloso ogni tentativo di cottura al sangue, per quanto accurato possa sembrare.

Pollo, tacchino e coniglio: sempre ben cotti

Le carni bianche devono sempre essere cotte completamente. In particolare:

  • Il pollo è noto per il rischio di Salmonella
  • Il tacchino è spesso coinvolto in contaminazioni da Listeria
  • Il coniglio, più raro sulle griglie, richiede comunque cottura totale

Queste carni devono raggiungere almeno 74 °C al cuore per essere considerate sicure.

A tal proposito potrebbe essere utile una tabella con tutti i tempi di cottura del pollame.

Maiale: attenzione sempre

Anche se alcune mode propongono il maiale leggermente rosato all’interno, il rischio parassiti e batteri resta concreto.

Filetti di maiale con lardo e speck crudi
Foto Grigliamo.it

Le raccomandazioni più recenti suggeriscono una cottura a 63 °C, ma è prudente portare i tagli più spessi almeno a 70 °C per garantire l’eliminazione completa di patogeni.

Selvaggina: alto rischio batterico

Carni come cinghiale, cervo e capriolo sono spesso portatrici di batteri e parassiti come la Trichinella. È sempre consigliato cuocerle a fondo, specie se non provengono da allevamenti controllati.

Carne al sangue macinata e hamburger: perché non va bene

Una menzione a parte va fatta per gli hamburger, le polpette e in generale, la carne trita. Anche se di manzo o agnello, la carne tritata è:

  • Manipolata a lungo, aumentando le possibilità di contaminazione crociata
  • Composta da tagli diversi, non sempre riconoscibili o sicuri al 100%
  • Potenzialmente contaminata in profondità, quindi una cottura esterna non basta

Per questi motivi, gli hamburger vanno sempre cotti bene: la temperatura interna sicura è di almeno 71 °C.

Come gestire la cottura della carne al sangue durante una grigliata

Per gli appassionati di barbecue che non vogliono rinunciare alla carne al sangue, ecco alcune buone pratiche da seguire.

Utilizza sempre carne certificata e tracciabile, meglio se acquistata da un macellaio di fiducia

Termometro per Carne con WiFi e Bluetooth

Meatmeet

Evita la contaminazione incrociata: non usare gli stessi utensili o taglieri per carne cruda e cotta

Usa un termometro da cucina, anche per i tagli interi: non affidarti solo all’occhio

carne al sangue
Foto di takedahrs da Pixabay

Evita di bucare la carne durante la cottura, per non far fuoriuscire i succhi e abbassare la temperatura interna

Lascia riposare la carne qualche minuto dopo la cottura, permettendo la ridistribuzione dei liquidi

FAQ

Quali sono le carni che si possono mangiare al sangue?

Le carni che si possono mangiare al sangue in sicurezza sono principalmente quelle rosse, come il manzo nei tagli interi (filetto, costata, controfiletto). Anche alcune porzioni di agnello, come carré e costolette, e il petto d’anatra possono essere consumati al sangue, purché la superficie sia ben cotta e la temperatura interna raggiunga livelli sicuri. È fondamentale usare carne fresca e certificata.

Cosa significa quando la carne è “al sangue”?

La definizione di carne “al sangue” si riferisce a una cottura veloce e superficiale, che lascia l’interno rosso, tenero e succoso. Non si tratta di sangue vero, ma di mioglobina, una proteina muscolare che non si coagula del tutto alle basse temperature. Questa tecnica esalta il sapore della carne, ma può essere applicata solo ad alcune tipologie e tagli selezionati.

Quali sono i benefici della carne al sangue?

Cuocere la carne al sangue permette di conservare maggiormente succosità, tenerezza e sapore. La breve esposizione al calore riduce la perdita di liquidi e nutrienti, migliorando la consistenza e la resa alla masticazione. Inoltre, la reazione di Maillard in superficie crea una crosticina gustosa che contrasta con il cuore morbido. Ma attenzione: è una tecnica da riservare solo alle carni adatte e di alta qualità.

Quanto deve stare la carne per essere al sangue?

Il tempo necessario per una cottura al sangue dipende dallo spessore del taglio, ma in media bastano 2-3 minuti per lato su griglia ben calda. La temperatura interna ideale per considerare una carne “al sangue” è compresa tra 50 °C e 52 °C. Per una cottura ancora più leggera, detta “bleu”, si scende intorno ai 40-45 °C. Un termometro da cucina è lo strumento migliore per garantire precisione e sicurezza.

Daniele Ferruccio Toscana
Daniele Ferruccio Toscana
Nato nel 1979, ho intrapreso studi in conservazione del patrimonio artistico, ma la mia vera vocazione si è rivelata altrove. Per oltre un decennio, ho gestito con passione un pub di mia proprietà a Roma, dove ho appreso che la qualità degli ingredienti è fondamentale per una cucina eccellente, soprattutto quando si tratta di carne e pesce. Da questa esperienza e dalla mia passione per la scrittura è nato Grigliamo.it, un progetto che unisce l'arte culinaria alla condivisione di ricette e consigli per gli amanti della griglia e del barbecue.

Leggi anche...

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Seguici sui social

- Spazio pubblicitario -spot_img

Articoli recenti