La cucina romena sarà perfetta per chi ama la carne alla griglia ammesso di essere un cultore di sapori forti, grazie anche a porzioni generose ed a tradizioni contadine che resistono al tempo.
Durante un viaggio on the road tra le montagne della Transilvania e le città della Romania, abbiamo scoperto un mondo gastronomico ricco di brace, fumo e aromi intensi.
Dai mici grigliati con senape fino al pastrami di montone servito con polenta, passando per zuppe sostanziose e carni speziate, ogni piatto racconta una storia fatta di terra, fuoco e convivialità.
Ecco quindi alla scoperta del lato carnivoro della cucina romena, con consigli, piatti tipici e qualche sorpresa che fidatevi, vi farà venire voglia di accendere il barbecue anche d’inverno.
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I mici: simbolo carnivoro della cucina romena
Tra le scoperte più iconiche della cucina romena ci sono senza dubbio i mici (o mititei), piccoli cilindri di carne macinata cotti rigorosamente sulla brace.
Sono la quintessenza della carne alla griglia in Romania: intensi, succulenti, speziati. A base di manzo e pecora, si presentano senza budello e con una texture compatta, quasi elastica, frutto di un impasto lavorato a lungo e arricchito con aglio, pepe e bicarbonato.

Il sapore è molto deciso, più forte di quanto siamo abituati in Italia, perché la pecora utilizzata è spesso macellata in età adulta, e ciò conferisce alla carne un aroma profondo e selvatico.
Non è un piatto leggero: i livelli di grasso sono alti, ma fanno parte del fascino della cucina romena, che non ha paura dei sapori intensi e della consistenza succulenta.
Manzo e montone: carni forti della cucina romena
Se c’è una cosa che la cucina romena non teme, è la carne dal sapore forte. Lo spezzatino di manzo, servito spesso con scaglie di formaggio salato locale grattugiato sopra (simile alla ricotta salata ma più intenso), è un classico dei ristoranti di montagna e delle taverne tradizionali.
Viene cotto lentamente, fino a diventare tenero e carico di sapore, perfetto da accompagnare con polenta gialla o patate schiacciate.

Ma è con il montone alla griglia che la cucina romena mostra davvero il suo carattere. Le costolette di montone, cotte direttamente sulla brace, sono un’esperienza rustica e intensa: il gusto è deciso, selvatico, e non lascia indifferenti.
Per apprezzarle fino in fondo servono denti buoni, un po’ di pazienza… e una generosa scorta di stuzzicadenti. Ma ne vale assolutamente la pena: ogni morso è un viaggio nei sapori veri, senza compromessi, dove il grasso, il fumo e la carne si fondono in un equilibrio che conquista.
I piatti di carne alla griglia, in Romania, sono quasi sempre accompagnati da contorni semplici e sostanziosi: patate al forno, fritte o in versione purè (piure), oppure una polenta densa e saporita, che raccoglie i sughi della carne e ne amplifica il gusto.
Le salse della cucina romena: senape, ajvar e non solo
Nella cucina romena, la carne alla griglia non arriva mai da sola: è spesso accompagnata da salse decise, pensate per esaltare il sapore intenso delle carni.
La più diffusa è senza dubbio la senape, che in Romania è generalmente più acida e aspra rispetto a quella italiana, perfetta per contrastare la grassezza dei mici o delle costolette.

Accanto alla senape si trova spesso l’ajvar, una crema a base di peperoni arrostiti e melanzane, dal gusto affumicato e leggermente piccante. In alcune zone si serve anche un’agliata allungata con yogurt, fresca e pungente.
Non mancano versioni casalinghe di maionese all’aglio o salse alle erbe, ideali per ammorbidire il sapore forte della carne e offrire un equilibrio tutto da scoprire.
Il pastrami di montone: sapore intenso e tradizione contadina
Tra le specialità meno conosciute ma profondamente legate alla cucina romena (grazie alle varie influenze culturali) c’è il pastrami di montone, una carne stagionata, salata e affumicata, dal sapore robusto e inconfondibile.

In Romania, il montone viene spesso utilizzato anche in questa forma conservata, tagliato a fette spesse (o nel nostro caso a spezzatino) e scaldato sulla piastra o in padella fino a sprigionare tutto il suo aroma penetrante. Il gusto è deciso, fortemente salato, con quelle tipiche note selvatiche che la carne di pecora adulta porta con sé.
Ma il vero equilibrio arriva dall’accompagnamento: una polenta morbida, calda e burrosa, che ammorbidisce ogni morso e ne bilancia la forza. Questo abbinamento è un classico delle tavole rurali romene, dove la carne alla griglia e le conserve si fondono con i prodotti semplici della terra, regalando un’esperienza sincera e sostanziosa.
Sgrassiamo un po’ con le zuppe: alla scoperta delle ciorba
Dopo tanta carne alla griglia e sapori intensi, arriva il momento di sgrassare un po’. Nella cucina romena, il modo migliore per farlo è con una bella ciorbă, la tipica zuppa locale che varia molto da regione a regione.

Non tutte sono leggere, ma molte rappresentano un’alternativa perfetta alla ricchezza delle grigliate. Fate solo attenzione alle porzioni: spesso vengono servite come piatto unico, e non è raro trovarsi davanti a ciotole da 400 ml o più.
Noi ne abbiamo assaggiate diverse. La ciorbă de pui (pollo) è delicata, quasi confortante, con carne tenera e un brodo limpido. Quella di manzo, più saporita, è leggermente acida grazie all’aggiunta di panna acida o succo di limone, e si fa ricordare per il gusto pieno. Qui fanno anche il gulasch, in una versione più delicata e meno speziata di quella originale ungherese.

E poi c’è la ciorbă de burtă, la celebre zuppa di trippa: cremosa, corposa, dal profumo intenso e leggermente acidulo, ricca di aglio e spesso servita con peperoncino e panna a parte. Un piatto che divide, ma che rappresenta un vero rito gastronomico in Romania.
Come scegliere il giusto ristorante in Romania
La nostra prima sera in Romania ci ha insegnato una lezione fondamentale: non affidarsi mai al caso. Eravamo appena arrivati a Brașov dopo un lungo viaggio in auto e, stanchi e affamati, ci siamo infilati nel primo ristorante del centro storico.

L’atmosfera sembrava promettente, ma già al primo boccone abbiamo capito che qualcosa non andava: piatti mediocri, carne cotta male e sapori piatti. Solo dopo abbiamo scoperto che era l’unico ristorante della zona con una valutazione bassa su Google.
Da quel momento in poi, abbiamo scelto i locali solo dopo aver controllato recensioni e punteggi, e non abbiamo mai più sbagliato. In Romania, affidarsi a Google Maps funziona sorprendentemente bene: ristoranti con 4.5 stelle o più sono quasi sempre una garanzia.
A parte Bucarest, dove si trova un po’ di tutto, nelle altre città e nei paesi troverete principalmente ristoranti romeni, alcuni italiani e occasionalmente, francesi. Una nota curiosa: la pizza non è affatto male, spesso cotta in forni a legna e con ingredienti di qualità.
Ma la vera sorpresa è il caffè: buono, cremoso e aromatico nel 90% dei posti, quasi sempre all’altezza di quello italiano (spesso marca Illi). Un dettaglio che, per noi italiani, fa davvero la differenza.
Mangiare in Romania è economico
Mangiare in Romania è generalmente molto conveniente rispetto agli standard dell’Europa occidentale. Nei ristoranti locali, un pasto completo può costare tra i 7 e i 15 euro a persona, bevande incluse.
I piatti tipici come i mici, le zuppe e le carni grigliate offrono porzioni abbondanti a prezzi accessibili. Anche nelle città più turistiche, come Bucarest o Brașov, è possibile trovare trattorie e locali economici senza rinunciare alla qualità.
I supermercati offrono un buon assortimento a costi bassi, rendendo facile anche cucinare in autonomia. La Romania quindi, è una meta ideale per chi viaggia con un budget contenuto.
FAQ
Qual è il piatto tipico romeno?
I mici alla griglia sono tra i piatti più rappresentativi, insieme alla sarmale (involtini di verza ripieni) e alla polenta con formaggio e panna.
Cos’è la ciorba?
La ciorbă è una zuppa tipica della cucina romena, spesso leggermente acida, preparata con carne, verdure o trippa.
Cosa si mangia a colazione in Romania?
A colazione si trovano affettati, formaggi, pane, burro, miele, ma anche uova e verdure.
Che carne si mangia in Romania?
Si consumano soprattutto carne di maiale, manzo e montone, spesso cucinate alla griglia o in stufati dal sapore intenso. Meno comune il pollo.
Quanto si spende in Romania per mangiare?
In Romania spesso si mangiano piatti unici e difficilmente anche nella capitale, di andrà a spendere più di 15-20 euro a persona bevande incluse (circa 80-100 Lei). Un po’ di più si potrebbe andare a spendere nella capitale Bucarest. Per lo street-food parliamo invece di meno di 10 euro a pasto.
Cucina romena: immagini e foto





