La carne ricca di ferro è particolarmente indicata per chi deve prevenire o contrastare carenze di questo minerale, in particolare l’anemia sideropenica.
Ne hanno maggiore beneficio le donne in età fertile, durante la gravidanza o l’allattamento, ma anche adolescenti e sportivi, che necessitano di più ossigeno ed energia.
Anche gli anziani, spesso meno efficienti nell’assorbire ferro dai vegetali, possono trarre vantaggio dal consumo di carni come fegato, cuore, manzo o selvaggina.
Inserite in una dieta equilibrata, queste carni aiutano a mantenere energia, concentrazione e vitalità, purché non sostituiscano altre fonti proteiche importanti.
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A che serve il ferro nel corpo umano
Il ferro è uno dei minerali più importanti per il corretto funzionamento del corpo umano. La sua funzione principale è legata alla produzione dell’emoglobina, la proteina che permette ai globuli rossi di trasportare ossigeno dai polmoni a tutti i tessuti.
Allo stesso tempo partecipa alla formazione della mioglobina, fondamentale per immagazzinare ossigeno nei muscoli e garantire energia durante lo sforzo fisico.
Il ferro è coinvolto anche in numerosi processi enzimatici, contribuisce al metabolismo energetico e sostiene il sistema immunitario.
Una sua carenza può tradursi in stanchezza, ridotta concentrazione, pelle pallida e maggiore vulnerabilità alle infezioni, mentre un adeguato apporto è essenziale per vitalità e benessere generale.
Fabbisogno giornaliero di ferro
Il fabbisogno quotidiano di ferro varia in base all’età, al sesso e alle condizioni fisiologiche. In generale, un adulto maschio necessita di circa 10 mg al giorno, mentre per le donne in età fertile il valore sale a 18 mg, a causa delle perdite legate al ciclo mestruale.

Durante la gravidanza il fabbisogno può quasi raddoppiare, arrivando fino a 27 mg al giorno, per sostenere sia la madre sia lo sviluppo del feto.
Bambini e adolescenti, invece, hanno necessità crescenti in rapporto alla crescita e allo sviluppo muscolare.
È importante ricordare che il ferro presente negli alimenti di origine animale (ferro eme) viene assorbito più facilmente dal nostro organismo rispetto a quello di origine vegetale (ferro non eme).
7 tipi di carne ricca di ferro
Tra gli alimenti di origine animale, alcune carni si distinguono per l’elevato contenuto di ferro, in particolare nella forma più facilmente assimilabile dal nostro organismo.
Al primo posto troviamo il fegato, seguito da altre tipologie che rappresentano ottime fonti di questo minerale.
- Fegato
- Carne di manzo
- Carne di agnello
- Selvaggina (cervo e cinghiale)
- Carne di maiale
- Carne di pollo e tacchino
- Cuore
Queste varietà, inserite all’interno di una dieta bilanciata, possono contribuire in modo significativo a coprire il fabbisogno giornaliero di ferro e a prevenire carenze che possono compromettere energia e vitalità.
Fegato
Il fegato è la carne ricca di ferro per eccellenza, con valori che oscillano tra 6 e 9 mg per 100 g a seconda dell’animale di provenienza. È considerato un vero alimento “funzionale” per contrastare l’anemia, anche se non tutti lo apprezzano per il suo sapore intenso.
Cuore
Il cuore, sia di manzo che di pollo, contiene in media 4–5 mg di ferro per 100 g, collocandosi tra le frattaglie più nutrienti. È una carne magra, ricca di proteine e di coenzima Q10, sostanza utile al metabolismo energetico. Pur essendo meno comune sulle tavole moderne, rappresenta una fonte eccellente di ferro eme facilmente assimilabile.
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Carne di manzo
La carne di manzo fornisce in media 2,5 mg di ferro per 100 g, soprattutto nei tagli magri come lombata e filetto. È tra le fonti più diffuse e consumate, e il ferro eme presente in questa carne ha un assorbimento molto elevato.
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Carne di agnello
L’agnello contiene circa 1,8–2 mg di ferro per 100 g, con una buona biodisponibilità. È una carne che unisce gusto deciso e valore nutrizionale, spesso consigliata in diete ricche di proteine e minerali.
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Selvaggina
Specie come cervo e cinghiale apportano tra 3 e 4 mg di ferro per 100 g, risultando tra le carni più nutrienti. La selvaggina è meno comune sulle tavole, ma è apprezzata per il suo profilo nutrizionale e per il gusto intenso.
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Carne di maiale
Il maiale offre mediamente 1 mg di ferro per 100 g, con variazioni a seconda del taglio. Pur avendo un contenuto inferiore rispetto al manzo, resta una fonte utile, soprattutto se integrata in una dieta varia.
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Carne di pollo e tacchino
Queste carni bianche apportano tra 0,7 e 1,3 mg di ferro per 100 g. Sono leggere, facilmente digeribili e spesso consigliate in regimi alimentari ipocalorici, ma contribuiscono meno al fabbisogno di ferro rispetto alle carni rosse.
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In quale dieta è consigliata la carne ricca di ferro?
La carne ricca di ferro è particolarmente consigliata nelle diete volte a prevenire o contrastare l’anemia sideropenica, soprattutto in soggetti con fabbisogni aumentati.
Ne traggono beneficio le donne in età fertile, le donne in gravidanza o in allattamento, ma anche adolescenti e sportivi che consumano elevate quantità di energia e ossigeno.
Può essere utile anche negli anziani, che spesso faticano ad assimilare il ferro dai vegetali. Inserire carni come fegato, cuore, manzo o selvaggina all’interno di un’alimentazione equilibrata aiuta a mantenere livelli adeguati di questo minerale, purché si alternino a fonti proteiche diverse per evitare eccessi.
Carne ricca di ferro: cosa dice la scienza?
La letteratura scientifica conferma l’importanza di un’alimentazione adeguata per mantenere corretti livelli di ferro nel sangue.
Una revisione pubblicata su Nutrients ha mostrato come il consumo di alimenti ricchi di ferro, in particolare il ferro eme presente nella carne, possa migliorare lo stato ematico e ridurre il rischio di anemia.
Allo stesso tempo, una ricerca apparsa su Nutrients (MDPI) ha analizzato l’elevata biodisponibilità del ferro eme, evidenziando benefici ma anche i possibili rischi legati a un’assunzione eccessiva.
Fonti:
- Effectiveness of Dietary Interventions to Treat Iron-Deficiency Anemia (PMC)
- Dietary Heme Iron: A Review of Efficacy, Safety and Mechanisms (MDPI)
Carne ricca di ferro: tabella riassuntiva
Carne | Ferro (mg/100 g) |
---|---|
Fegato | 6–9 |
Cuore | 4–5 |
Selvaggina (cervo, cinghiale) | 3–4 |
Manzo | ≈2,5 |
Agnello | 1,8–2 |
Maiale | ≈1 |
Pollo e tacchino | 0,7–1,3 |