Di peperoncini ne esistono decine di varietà, e non si distinguono solo per quanto siano piccanti. Ogni tipo ha caratteristiche proprie: aromi, intensità, retrogusti, e capacità di valorizzare determinati piatti. Alcuni si sposano alla perfezione con carni rosse o formaggi stagionati, mentre altri risultano ideali per accompagnare pesce, crostacei o piatti più delicati.
Di recente abbiamo avuto il piacere di entrare in contatto con l’azienda Pepper Maremma (un contatto cercato, va detto, visto che ero già loro cliente da tempo n.d.r.). A colpire è stata soprattutto la qualità dei loro prodotti, ma anche l’incredibile varietà di peperoncini presenti nella loro “scuderia”, che spazia da prodotti per tutti a piccantezza letteralmente atomiche.
Questo articolo nasce quindi con l’obiettivo di essere un breve vademecum sulle principali varietà di peperoncino in vendita sul loro sito, con suggerimenti pratici per gli abbinamenti in cucina. Ma non solo: parleremo anche della Scala di Scoville, lo strumento con cui viene misurata la piccantezza, per capire meglio come orientarsi nella scelta.
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Piccantezza dei peperoncini: la scala di Scoville
La Scala di Scoville è il metodo usato per misurare la piccantezza dei peperoncini. Prende il nome dal farmacista americano Wilbur Scoville, che nel 1912 sviluppò un test per quantificare la quantità di capsaicina presente, ovvero la sostanza responsabile della sensazione di bruciore.

Più alto è il numero sulla scala, maggiore è la piccantezza. Si parte da valori vicini allo zero, come quelli del peperone dolce, fino a superare il milione di unità nei peperoncini più estremi, come il Carolina Reaper.
Oggi la misurazione è più precisa grazie all’uso di strumenti scientifici, ma la scala resta un riferimento utile per orientarsi nella scelta in base alla propria tolleranza al piccante.
Gradazione Scoville | Tipi di Peperoncini |
0 -100 | Peperone dolce, Pimento (Pimenta dioica), Paprica dolce |
100 – 1000 | Mexican Bell, Cherry, New Mexico Pepper, Peperone, Paprica |
1000 – 1500 | Ancho, Anaheim, Pasilla Bajio, Española |
1500 – 2500 | Sandia, Cascabel, NuMex Big Jim, NuMex Suave |
2500 – 5000 | Mirasol, Chipotle, Poblano, Hot Fajita |
5000 – 15000 | Peter Pepper, Serrano, Jalapeño, Er jing tiao |
15000 – 30000 | Chile de Arbol, Manzano |
30000 – 50000 | Ají, pepe di Caienna, Tabasco, Piquin, Calabrese |
50000 – 100000 | Scotch Bonnet, Santaka, Chiltepin, Rocoto, Thai Pepper (noto anche come Thai Dragon), Goat’s Weed |
100000 – 350000 | Habanero, Jamaican Hot, Fatalii, Murupi White, Bird’s Eye (noto anche come “Piripiri”, “Pilipili”, “African Devil”), Beni Highlands |
350000 – 855000 | Habanero Red Savina, Indian Tezpur |
876000 – 970000 | Bhut Jolokia (noto anche come Ghost Chili), Naga Jolokia (Ibrido) |
855000 – 1041427 | Naga Morich, Naga Dorset, Seven Pod (o Seven Pots) |
1067286 – 2000231 | Trinidad Scorpion Moruga, Trinidad Scorpion Butch Taylor, Naga Viper, Infinity Chili, Komodo Dragon Chili, Spray al peperoncino di uso comune |
2000000 – 2200000 | Carolina Reaper |
2483584 – 2723058 | Dragon’s Breath |
2693000 | Pepper X |
Peperoncini a piccantezza bassa
Iniziamo il nostro percorso tra i peperoncini di Pepper Maremma, partendo da quelli meno piccanti. Ecco alcune varietà dal carattere più delicato, ideali per chi ama il sapore senza esagerare con il fuoco:
- Ecuadorian Brown
- Jalapeño
- Golden Cayenne
- Aji Colorado
- Yellow Cayenne
Equadorian Brown
Questo peperoncino si riconosce per i suoi frutti a forma di pendulo, lunghi circa 10-12 cm, dal caratteristico colore marrone scuro.

La polpa è carnosa e croccante, con un sapore intenso ma una piccantezza contenuta. La pianta raggiunge un’altezza di 70-80 cm e una larghezza di circa 60 cm, risultando compatta e produttiva.
Grazie al suo profumo delicato e alla bassa piccantezza, si abbina bene a carpacci, insalate di riso e salse leggere, dove aggiunge sapore senza coprire gli altri ingredienti.
Peperoncino Jalapeño
Il suo nome deriva dalla città messicana di Jalapa, ed è uno dei peperoncini più iconici e utilizzati nella cucina messicana grazie alla sua versatilità e alla piccantezza contenuta. Quando viene essiccato al sole e affumicato, prende il nome di Chilipote.

I frutti hanno una forma conica e misurano dai 3 ai 7-8 cm. La polpa è spessa e soda, e a maturazione completa il colore passa dal verde scuro al rosso acceso. Spesso la buccia presenta leggere screpolature, tipiche di questa varietà.
Con una piccantezza molto moderata, è perfetto per chi è alle prime esperienze con il piccante o ha una bassa tolleranza alla capsaicina. Il sapore è intenso e deciso, capace di dare carattere a molti piatti. Ottimo con pietanze a base di fagioli, verdure bollite o formaggi leggeri.
Golden Cayenne
Il nome “Cayenne” deriva probabilmente da Kian, termine usato dagli indigeni Tupi della Guiana francese, o dal fiume e dalla città omonima.

Questa varietà fu documentata nel 1493 e portata in Europa da Cristoforo Colombo. Un passeggero della spedizione raccontò come i nativi americani mangiassero peperoncini come fossero mele.
Il frutto è allungato, sottile, con base rotonda e punta acuta. Misura 11-14 cm di lunghezza per 1-2 cm di larghezza. Matura passando dal verde scuro a un brillante giallo ocra.
Dal gusto delicato e dalla piccantezza moderata, ha note agrumate, un aroma secco e leggermente acidulo. Ideale su piatti di pesce, anche crudo, insalate e verdure fredde.
Aji Colorado
Originario del Sud America, l’Aji Colorado è coltivato in Bolivia e Perù. Ha un sapore dolce e fruttato, tanto da ricordare la dolcezza del peperone.

In quelle zone viene spesso consumato essiccato: prima dell’uso si ammolla in acqua tiepida fino a farlo ammorbidire, poi si eliminano i semi e si frulla per ottenere una salsa aromatica.
La pianta si presenta come un piccolo cespuglio compatto, alto e largo circa 70 cm. I frutti, pendenti e di forma allungata e liscia, raggiungono i 10-11 cm e cambiano colore dal verde al rosso a maturazione completa.
Ha una piccantezza equilibrata e si presta bene alla preparazione di salse al pomodoro, perfette per condire pasta o pizza. Si abbina anche a carni rosse e, d’estate, si può usare a crudo su mozzarella o formaggi freschi per un tocco deciso ma non invadente.
Yellow Cayenne
Varietà tra le più conosciute e semplici da coltivare, il Yellow Cayenne matura in circa 100 giorni dalla semina, rendendolo adatto anche ai meno esperti.

I frutti misurano 8-10 cm di lunghezza e 2-3 cm di diametro, con una punta spesso arricciata. Passano dal verde al giallo intenso durante la maturazione. La pianta è compatta ma molto produttiva.
Dal sapore fresco e delicato, è ideale per chi cerca un piccante leggero. Si abbina bene a verdure bollite o al vapore, pesce in padella e carni bianche anche al barbecue, come ad esempio per la marinatura di un pollo alla diavola alla brace.
Peperoncini media piccantezza
Dopo aver visto i peperoncini più delicati, passiamo ai peperoncini a media piccantezza: varietà che iniziano a farsi sentire, ma restano accessibili anche a chi non è abituato al piccante estremo.
Questi peperoncini combinano bene intensità e sapore, con profili aromatici interessanti che spaziano dal fruttato all’agrumato. Ideali per chi cerca un po’ di fuoco in più, senza esagerare.
Ecco le varietà di media piccantezza di Pepper Maremma:
- Habanero Orange
- Fatalii
- Hot Lemon
- Pimenta de Neyde
- Habanero White
- Fatalii White
- Aribibi Gusano
Habanero Orange
Nell’immaginario collettivo, il nome Habanero è spesso associato a una piccantezza estrema. In realtà, alcune varietà come questo l’Habanero Orange, hanno una piccantezza media e ben bilanciata, che lascia spazio al sapore senza coprirlo.

Originario della penisola dello Yucatán, cresce come pianta perenne grazie al clima caldo e umido della zona. È anche una delle varietà più precoci tra gli Habanero e i Capsicum chinense in generale.
Quel che rende speciale questo peperoncino è il suo profumo fruttato e l’aroma inconfondibile. È molto versatile: perfetto per condire primi piatti mediterranei, salse, insalate estive e minestre di verdure. Dona un tocco deciso senza sopraffare. Noi questa qualità l’abbiamo provata in una salsa chimichiurri.
Fatalii
Il Fatalii appartiene alla famiglia dei Capsicum Chinense ed è una delle poche varietà originarie del Centro-Sud Africa.

È noto per il suo aroma intenso e fruttato, con note di frutta esotica che persistono a lungo. I frutti, pendenti e allungati, raggiungono i 5-6 cm e maturano dal verde al giallo-arancione. La pianta è robusta e molto produttiva.
Ha una piccantezza decisa ma equilibrata, ideale su verdure, patate al forno o grigliate, primi piatti di pesce e insalate di mare.
Hot Lemon
Originario delle Ande peruviane, dove è conosciuto come kellu Uchu, l’Hot Lemon è un peperoncino dal profumo intenso e dall’aroma agrumato molto riconoscibile.

La pianta è estremamente produttiva, facile da coltivare, e i frutti lisci, lunghi 4-7 cm, maturano in un brillante giallo acceso.
La piccantezza è medio-bassa, piacevole e non invadente, perfetta per chi cerca sapore senza esagerare.
Si abbina benissimo a carni bianche, pesce alla griglia o arrosto, carpacci di mare e, in piena estate, anche per cocktail come il Mojito.
È stato uno dei nostri preferiti nelle grigliate di pesce, grazie al suo equilibrio tra freschezza e vivacità.
Pimenta de Neyde
Scoperta per caso in Brasile da Neyde Hidalgo, da cui prende il nome, questa varietà è unica per il colore dei frutti: restano viola scurissimo, quasi neri, per tutta la maturazione, una rarità tra i peperoncini.

La pianta è vigorosa e ramificata, può superare i 2 metri d’altezza. I frutti, pendenti e lunghi circa 6 cm, hanno una consistenza croccante e sottile. La piccantezza è media, il sapore molto particolare e riconoscibile.
Ottima con patate lesse, al forno o fritte, sorprende anche con uova, olive in salamoia e primi piatti a base di formaggi.
Habanero White
Coltivato già nel 5.500 a.C. in Messico, l’Habanero White arrivò in Europa con i primi galeoni, dove fu subito apprezzato.

La pianta è piccola ma sorprendentemente produttiva: può dare oltre 250 frutti in una sola stagione. Esistono circa 6-7 varietà diverse, ognuna con caratteristiche uniche. Raggiunge un’altezza di 60-70 cm, si ramifica facilmente e produce peperoncini di colore bianco avorio.
Meno aromatico rispetto ad altri Habanero, è perfetto su primi piatti di pesce, come pasta con cozze, vongole o risotto di mare, ma si adatta benissimo anche a carni bianche come pollo e tacchino.
Fatalii White
Il Fatalii White nasce da una mutazione naturale del Fatalii classico, mantenendo il sapore fruttato ma con note più delicate.

Apprezzato da chi cerca equilibrio e aroma senza eccessi, è una varietà raffinata e versatile. I frutti, lunghi 4-5 cm, hanno forma a lanterna e maturano passando dal verde chiaro al caratteristico bianco avorio.
In cucina dà il meglio con risotti di pesce, verdure in padella, zuppe e piatti unici come il cous cous con frutti di mare e ortaggi.
Aribibi Gusano
Originario della Bolivia, questo peperoncino deve il suo nome alla forma curiosa dei frutti, che ricordano piccole larve (“gusano” in spagnolo).

La pianta cresce ad alberello compatto, raggiungendo i 70 cm in altezza e 50 in larghezza. I frutti, pendenti e bitorzoluti, maturano in un colore crema e arrivano a 3-4 cm. Ha una piccantezza media e un sapore dolce e non invasivo.
Ottimo con gamberoni al forno o al barbecue, crostacei in generale, ma anche con formaggi freschi e verdure cotte.
Peperoncini ad alta piccantezza
Dalla media piccantezza si passa ora a un livello superiore: quello dei peperoncini ad alta intensità.
Qui il sapore diventa più deciso, il fuoco si fa sentire sul serio, ma senza ancora arrivare ai livelli estremi delle varietà più temute. Sono peperoncini pensati per chi ha una buona tolleranza alla capsaicina ma non vuole rinunciare all’aroma.
Fruttati, pungenti, a volte affumicati: ognuno di questi porta in tavola personalità e carattere. Ecco alcune delle varietà più interessanti in questa fascia:
- Habanero Red Savina
- Habanero Jamaica Chocolate
- 7Pot Yellow
- Pink Tiger
Habanero Red Savina
Originario dello Yucatán, il Red Savina è stato scoperto nel 1989 da Frank Garcia, che lo chiamò così in onore di sua madre.

I suoi frutti rotondi e carnosi maturano in un rosso brillante e hanno un sapore deciso, con note fresche di peperone verde e un finale intensamente piccante.
È ideale per salse ricche di carattere, piatti a base di carne, hamburger o pollo alla messicana. Noi lo abbiamo usato con grande soddisfazione per realizzare ottime salse agrodolci perfette per panini con hamburger: piccante, ma bilanciato e aromatico.
Habanero Jamaica Chocolate
Questa varietà arriva dalla Giamaica e si distingue per il suo colore marrone intenso, simile al cioccolato fondente, che richiama anche nel profumo. soprattutto una volta essiccato.

I frutti, grandi e carnosi, hanno un gusto profondo, con un tocco affumicato e speziato che li rende perfetti per piatti in agrodolce, dolci piccanti o ricette creative a base di cacao e spezie. Una scelta originale per chi ama un piccante avvolgente e aromatico.
7 Pot Yellow
Proveniente dai Caraibi, il 7 Pot Yellow è noto per la sua potenza. Secondo la leggenda, un solo frutto sarebbe sufficiente a insaporire sette pentole di stufato.

Ha un gusto forte e diretto, con una piccantezza che si fa sentire a lungo. I suoi frutti gialli, rugosi e irregolari sono perfetti per accompagnare piatti strutturati come zuppe, carni rosse o selvaggina. Da usare con moderazione, ma capace di dare una marcia in più a ogni piatto.
Pink Tiger
Nato in Italia da un incrocio tra Pimenta de Neyde e Bhut Jolokia, il Pink Tiger colpisce subito per l’aspetto: i suoi frutti cambiano colore durante la maturazione, passando dal verde al viola scuro fino a diventare rosa pesca.

Il sapore è fruttato, leggermente dolce, con una piccantezza vivace che si fa notare. Ottimo su verdure crude, insalate estive, pesce al forno o al barbecue e piatti saporiti come il cacciucco. Bello da vedere e deciso al gusto.
I peperoncini più piccanti al mondo
Chiudiamo questa guida con le varietà che rientrano a pieno titolo tra i peperoncini più piccanti al mondo.
Sono destinati a chi ha una soglia di tolleranza altissima o a chi ama sperimentare sapori estremi. Non si tratta solo di piccantezza, ma di un’intensità che può trasformare completamente un piatto.
Vanno usati con moderazione, ma sanno regalare emozioni forti. Ecco alcune delle varietà più celebri in questa categoria:
- Carolina Reaper
- Bhut Jolokia
- Trinidad Moruga Scorpion
- Douglah Billy Boy
Carolina Reaper
Creato da Ed Currie negli Stati Uniti, il Carolina Reaper è un ibrido tra un Naga pakistano e un Habanero caraibico.

Nato per superare ogni limite, è diventato famoso nel 2013 entrando nel Guinness dei primati come il peperoncino più piccante al mondo. I frutti sono rossi, con una punta appuntita che ricorda la coda di uno scorpione, e misurano 3-5 cm.
Il gusto sorprende: fruttato, dolce, con note di cannella e cioccolato, prima che arrivi l’ondata di fuoco.
Viene usato in dosi minime per salse o piatti estremi. Per fare un esempio pratico: in una semplice pasta aglio, olio e peperoncino, chi scrive ha dovuto dosarlo con la punta di uno stuzzicadenti e no, non è un modo di dire.
Bhut Jolokia
Originario dell’Assam, in India, il Bhut Jolokia è noto anche come Ghost Pepper per la sua piccantezza subdola: inizialmente silenziosa, esplode all’improvviso con intensità.

Il nome significa “serpente velenoso” e in effetti, l’effetto è potente. I frutti sono allungati, rugosi, rosso acceso, lunghi fino a 9 cm.
Ha un gusto forte e una persistenza duratura. Ideale spolverato su carne rossa, arrosti o carpacci, ma da usare con attenzione: bastano quantità minime per apprezzarne il sapore senza coprire tutto il resto.
Trinidad Moruga Scorpion
Proveniente da Trinidad e Tobago, questo peperoncino ha avuto per anni la reputazione di essere il più piccante al mondo.

I frutti sono rossi, irregolari e molto rugosi, con una forma che ricorda una piccola bomba naturale. Il sapore è intenso e profondo, con una piccantezza che cresce rapidamente e resta a lungo.
Perfetto per zuppe robuste, carni alla brace e piatti intensi, è consigliato a chi ha un palato già abituato al piccante deciso. Anche qui: maneggiare con rispetto.
Douglah Billy Boy
Variante del Trinidad Douglah, questa pianta originaria del Sud America è apprezzata per il suo equilibrio tra gusto e intensità.

I frutti, rugosi e irregolari, maturano in un giallo acceso e raggiungono gli 8 cm di lunghezza. Rispetto ad altri super piccanti, ha una nota più aromatica e un sapore agrumato e dolce.
Si abbina particolarmente bene a piatti di pesce, crostacei e secondi al forno o alla griglia. Il suo calore è estremo, ma più morbido al palato: perfetto per chi cerca intensità senza rinunciare al gusto.
Dove acquistare i peperoncini

Pepper Maremma è un’azienda agricola toscana specializzata nella produzione di peperoncini e prodotti piccanti a km 0. Situata a pochi chilometri da Grosseto, nel cuore della Maremma, lavora oltre 20 varietà di peperoncino, dal quasi dolce Jalapeño fino al temutissimo Carolina Reaper.
Ogni fase della lavorazione, dalla selezione delle piantine alla coltivazione, raccolta e confezionamento, viene seguita internamente, con attenzione artigianale e passione per il prodotto. Le varietà si distinguono per aroma, colore e intensità, offrendo possibilità di abbinamenti molto versatili in cucina.
Tutti i peperoncini, insieme a marmellate, oli aromatizzati e grappe, sono acquistabili direttamente tramite il loro shop online, sempre aggiornato e ben fornito.