La radice di zenzero, spesso chiamato radice ma in realtà rizoma, è una delle spezie più antiche e versatili del mondo.
Con oltre 1.300 varietà, tra cui il classico Zingiber officinale, il galangal e lo zenzero torcia, viene utilizzato da millenni in cucina e in medicina.
Dalle ricette asiatiche a quelle occidentali, oggi lo troviamo in tisane, dolci, cocktail e persino nelle marinature sottovuoto per carne e pesce, grazie al suo potere di ammorbidire le fibre.
Ricco di vitamine, minerali e antiossidanti, lo zenzero aiuta la digestione, allevia nausea e dolori muscolari e ha effetti antinfiammatori. La scienza conferma molti benefici, ma ne raccomanda un consumo moderato: fino a 4 grammi al giorno per sfruttarne i vantaggi senza rischi.
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Molto più di una semplice radice
Quello che comunemente chiamiamo zenzero, dal sanscrito antico srngaveram, cioè “radice di corno” non è tecnicamente una radice né un tubero, ma un rizoma: una parte del fusto che cresce sotto terra in orizzontale, capace di produrre germogli verso l’alto e radici in profondità.
Da millenni accompagna le culture umane, sia come spezia che come rimedio naturale. Una volta raccolto, lo zenzero può essere utilizzato fresco, essiccato, macinato, cristallizzato o candito, assumendo forme diverse a seconda dell’uso culinario o medicinale.
La sua storia risale a circa 5.000 anni fa, quando i popoli austronesiani iniziarono a coltivarlo e a diffonderlo durante le loro migrazioni in India e in Estremo Oriente, dove divenne ingrediente fondamentale della cucina asiatica e della medicina ayurvedica e cinese.
Le molte varietà di radice di zenzero
Oggi si conoscono oltre 1.300 varietà di zenzero. La più diffusa è quella della pianta Zingiber officinale, una specie erbacea tropicale che produce fiori verde-viola e rizomi profumati, freschi e leggermente piccanti.
Da essa derivano numerose tipologie, come lo zenzero baby, raccolto molto giovane, dal gusto più delicato e con una scorza sottile e lo zenzero rosso (Zingiber rubens), più fruttato e meno pungente.
Altre specie apprezzate sono lo zenzero cinese (Alpinia officinarum) e il cosiddetto “zenzero selvatico” del genere Asarum, che non appartiene alla stessa famiglia botanica ma ne ricorda l’aroma.
Le cinque varietà più conosciute di radice di zenzero e utilizzate in cucina
Tra le tante specie, cinque sono particolarmente diffuse nelle cucine del mondo:
- Zingiber Myoga – chiamato anche zenzero hawaiano o blu, con venature violacee. In Giappone se ne consumano i germogli e i boccioli, freschi o sottaceto, per accompagnare zuppe e piatti di pesce.
- Zenzero torcia (Etlingera elatior) – noto per i fiori rossi ornamentali, utilizzati nel sud-est asiatico per la loro consistenza croccante e il sapore complesso, che unisce note agrumate, dolci e piccanti.
- Galangal (Alpinia galanga) – detto anche zenzero thailandese, con piccantezza più delicata e un gusto che ricorda il cardamomo. È ingrediente di curry e zuppe come il tom kha gai.
- Krachai (Boesenbergia rotunda) – chiamato anche galanga minore, dalla forma sottile simile a piccole dita. È molto usato nei curry thailandesi e nel piatto nazionale cambogiano amok trei.
- Sand ginger (Kaempferia galanga) – o zenzero delle sabbie, apprezzato in Cina e Indonesia. Si utilizza essiccato o in polvere, per piatti come il roujiamo o insalate speziate.
Usi moderni in cucina della radice di zenzero
Negli ultimi decenni lo zenzero ha conquistato anche le cucine occidentali. Fresco viene grattugiato in tisane e centrifughe per dare un tocco piccante e stimolante, mentre in polvere è protagonista di biscotti natalizi e dolci speziati.

È molto apprezzato nella preparazione di sciroppi e cocktail, basti pensare al celebre Moscow Mule, e sempre più diffuso nelle marinature per carne e pesce.
In particolare, l’uso dello zenzero in marinature sottovuoto esalta la capacità degli enzimi di ammorbidire le fibre della carne, permettendo agli aromi di penetrare in profondità e garantendo un risultato tenero e profumato dopo la cottura.
Benefici e principi attivi della radice di zenzero
Lo zenzero è una fonte naturale di:
- vitamina C
- vitamina B6
- magnesio
- potassio
- rame
- manganese
- fibre
La sua efficacia deriva soprattutto da composti fitochimici come gingeroli, shogaoli e paradoli, che possiedono proprietà antinfiammatorie e antiossidanti.
Queste sostanze contrastano l’azione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare e di numerose malattie croniche.
Approfondimento scientifico
La ricerca moderna ha confermato molti degli usi tradizionali dello zenzero. Studi clinici dimostrano che può ridurre la nausea in gravidanza e quella dovuta a mal d’auto o mal di mare.
Alcune ricerche suggeriscono effetti positivi sulla regolazione della glicemia e sulla riduzione del colesterolo LDL. Vi sono prove preliminari di un suo contributo nel ridurre i dolori muscolari post-esercizio e nell’alleviare sintomi artritici grazie alla sua azione antinfiammatoria.
È stato anche osservato un potenziale ruolo nel contrasto alla crescita di alcune cellule tumorali, sebbene queste evidenze siano ancora in fase sperimentale e non possano sostituire trattamenti medici.
Precauzioni e consumo consigliato
Nonostante la sua fama di superfood, lo zenzero va consumato con moderazione. La Food and Drug Administration (FDA) considera sicuro un apporto giornaliero fino a 4 grammi.
Dosi superiori possono causare effetti indesiderati come disturbi gastrointestinali, ipotensione, reazioni allergiche o difficoltà di coagulazione.
In presenza di patologie specifiche ad esempio calcoli biliari o problemi di pressione, è sempre consigliabile chiedere il parere di un medico prima di integrarlo regolarmente nella dieta.
Tabella valori nutrizionali della radice di zenzero fresca
Nutriente | Valore |
---|---|
Energia | 80 kcal |
Acqua | 78,9 g |
Proteine | 1,82 g |
Grassi | 0,75 g |
Carboidrati | 17,8 g |
di cui zuccheri | 1,7 g |
Fibre | 2,0 g |
Sodio | 13 mg |
Potassio | 415 mg |
Magnesio | 43 mg |
Fosforo | 34 mg |
Calcio | 16 mg |
Ferro | 0,60 mg |
Zinco | 0,34 mg |
Manganese | 0,23 mg |
Vitamina C | 5 mg |
Vitamina B6 | 0,16 mg |
Folati | 11 µg |
Vitamina E | 0,26 mg |
Vitamina K | 0,1 µg |
FAQ
Quali sono i benefici dello zenzero?
Aiuta digestione e nausea (gravidanza/cinetosi), ha azione antinfiammatoria e antiossidante; evidenze preliminari indicano possibili effetti su glicemia e colesterolo LDL.
A cosa non fa bene lo zenzero?
Non è dimagrante “miracoloso” né sostituisce terapie; in eccesso può irritare stomaco e intestino (bruciore, reflusso, diarrea) e aumentare il rischio di sanguinamento se associato ad anticoagulanti.
Qual è la differenza tra zenzero e ginseng?
Zenzero (Zingiber officinale): spezia “digestiva/antinausea”, piccante, attivi principali i gingeroli. Ginseng (Panax): radice adattogena/tonica, più “energizzante”, attivi i ginsenosidi.
Chi deve evitare lo zenzero e il limone?
Chi ha gastrite, ulcera o forte reflusso; chi ha calcoli biliari; chi assume anticoagulanti/antiaggreganti o prima di un intervento; allergici. In gravidanza ok solo piccole dosi alimentari; in caso di patologie o diabete, meglio chiedere al medico. (Indicazione pratica: ≤4 g/die).