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Come leggere le tabelle nutrizionali: la guida per orientarsi tra calorie, grassi e zuccheri

Leggere in maniera corrette le tabelle nutrizionali è il primo passo per un'alimentazione sana e consapevole.

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Sulle confezioni dei prodotti alimentari preconfezionati, spesso passano inosservate ma sono di fondamentale importanza: parliamo delle tabelle nutrizionali.

Imparare a leggerle non significa soltanto contare le calorie, ma acquisire maggiore consapevolezza su ciò che introduciamo ogni giorno nel nostro organismo.

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In un mondo dove le informazioni viaggiano veloci ma non sempre sono corrette, saper interpretare correttamente una tabella nutrizionale rappresenta un primo passo verso un’alimentazione più sana e controllata, senza dover per forza diventare esperti di biochimica o dietetica.

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Cosa sono le tabelle nutrizionali e perché sono obbligatorie

Le tabelle nutrizionali, anche chiamate dichiarazioni nutrizionali, sono una componente obbligatoria dell’etichettatura dei prodotti alimentari in Europa dal 2016, grazie al Regolamento UE n. 1169/2011.

Queste tabelle servono a informare in modo chiaro e standardizzato il consumatore, riportando i valori energetici e i nutrienti principali di un alimento.

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Foto di Daniel Albany da Pixabay

Ogni tabella è strutturata per indicare il contenuto nutrizionale per 100 grammi o 100 millilitri di prodotto.

A volte, viene fornita anche una seconda colonna con i valori per porzione, ma in questo caso è fondamentale capire a quale quantità effettiva corrisponde quella porzione indicata: spesso può trattarsi di un valore più basso rispetto alla reale quantità consumata in un pasto.

Valore energetico: kilocalorie e kilojoule

La prima informazione che si incontra in una tabella nutrizionale è solitamente il valore energetico, espresso in due unità di misura: kilojoule (kJ) e kilocalorie (kcal).

Esempio tabelle nutrizionali
Foto Grigliamo.it

Le kilocalorie sono quelle che comunemente definiamo “calorie”. Questo dato rappresenta l’energia che il nostro corpo ricava dall’alimento, e costituisce la base per calcolare il fabbisogno calorico giornaliero.

Tuttavia, sapere quante calorie contiene un alimento ha senso solo se viene contestualizzato: un alimento ricco di calorie può essere molto nutriente (come la frutta secca), mentre un altro ipocalorico potrebbe non avere un buon valore nutrizionale.

Grassi: quali limitare e quali privilegiare

Subito dopo il valore energetico si trovano le voci relative ai grassi. È importante distinguere tra la quantità totale di grassi e quella relativa agli acidi grassi saturi.

I grassi sono indispensabili per il funzionamento dell’organismo, ma non tutti hanno lo stesso effetto sulla salute.

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Foto di Leopictures da Pixabay

Gli acidi grassi saturi, presenti soprattutto in prodotti di origine animale e in alcuni oli tropicali come quello di palma e di cocco, sono da limitare, poiché consumati in eccesso possono aumentare il rischio di patologie cardiovascolari.

Al contrario, i grassi insaturi, come quelli contenuti nell’olio extravergine di oliva, nel pesce azzurro o nella frutta secca, non sono sempre specificati nella tabella, ma rappresentano una scelta più salutare.

Carboidrati e zuccheri sulle tabelle nutrizionali

I carboidrati sono un’altra fonte primaria di energia. Tuttavia, nelle tabelle nutrizionali è importante osservare non solo la quantità totale, ma anche la voce “di cui zuccheri”.

Questa specifica indica la presenza di zuccheri semplici, che possono essere naturali (come quelli della frutta) o aggiunti (come lo zucchero da cucina o lo sciroppo di glucosio).

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Foto Grigliamo.it

Un prodotto può contenere molti carboidrati, ma se gli zuccheri semplici sono pochi, è probabile che si tratti di carboidrati complessi, più stabili e meno impattanti dal punto di vista glicemico.

Al contrario, un contenuto elevato di zuccheri semplici, soprattutto se presenti tra i primi ingredienti nella lista, può indicare un alimento da consumare con moderazione.

Proteine: fondamentali ma spesso sottovalutate

Le proteine sono nutrienti essenziali per la costruzione e il mantenimento della massa muscolare, per il sistema immunitario e per la produzione di ormoni ed enzimi.

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Foto di nurfayozagzamov1004 da Pixabay

Nella tabella nutrizionale sono indicate in grammi, e un buon prodotto proteico dovrebbe contenerne una quantità significativa, soprattutto se si tratta di uno snack, di uno yogurt o di un alimento destinato a chi fa sport.

Anche in questo caso, va valutata la qualità oltre alla quantità: le proteine di origine animale sono complete, mentre quelle vegetali andrebbero integrate tra loro per fornire tutti gli amminoacidi essenziali.

Sale: il nemico silenzioso

Un altro elemento da non sottovalutare è il contenuto di sale, espresso in grammi. L’eccesso di sale è tra le principali cause dell’aumento della pressione arteriosa, e spesso si nasconde in cibi insospettabili: pane confezionato, formaggi, sughi pronti, snack salati.

sale marino
Foto di Marek da Pixabay

L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di non superare i 5 grammi di sale al giorno (circa un cucchiaino), ma tra sale aggiunto e quello già presente negli alimenti trasformati è facile eccedere. Leggere l’etichetta è l’unico modo per avere il controllo effettivo su quanto ne stiamo consumando.

Tabelle nutrizionali: porzioni e trappole comunicative

Molte confezioni riportano anche i valori nutrizionali “per porzione”. Questa informazione può essere utile, ma rischia di trarre in inganno.

Se, ad esempio, uno snack mostra 100 calorie per porzione ma la porzione equivale a metà del pacchetto, è probabile che nella realtà ne vengano consumate il doppio.

Conviene quindi prendere sempre come riferimento i valori per 100 grammi, che permettono confronti equi tra prodotti simili.

Etichette semplificate: Nutri-Score e NutrInform Battery

Negli ultimi anni, per semplificare la lettura delle informazioni nutrizionali, sono state introdotte delle etichette grafiche aggiuntive.

Il Nutri-Score, molto usato in Francia e in altri paesi europei, assegna una lettera da A a E accompagnata da un colore che va dal verde al rosso, sulla base di un algoritmo che valuta l’equilibrio nutrizionale complessivo.

Mozzarella
PhotoCredit: Pixabay Foto di Tania Aviles da Pixabay

Il sistema italiano, NutrInform Battery, mostra invece delle “batterie” che si riempiono in base alla percentuale di energia, grassi, zuccheri e sale contenuti in una porzione rispetto al fabbisogno giornaliero.

Sono strumenti utili per un primo orientamento, ma non devono sostituire la lettura consapevole dell’intera tabella.

Confrontare per scegliere: l’approccio più efficace

Il miglior modo per utilizzare le tabelle nutrizionali è confrontare tra loro prodotti simili. Due yogurt, due tipi di cereali o due barrette energetiche possono apparire simili, ma differire sensibilmente in termini di zuccheri, grassi o calorie.

Confrontando i valori per 100 grammi è possibile individuare le differenze reali e scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze, sia in termini di salute che di stile di vita.

FAQ

A cosa servono le tabelle nutrizionali?

Le tabelle nutrizionali servono a fornire informazioni precise sulla composizione di un alimento, aiutando il consumatore a conoscere l’apporto energetico e i principali nutrienti presenti nel prodotto. Permettono di confrontare diversi alimenti, controllare l’assunzione di calorie, grassi, zuccheri, proteine e sale, e orientarsi verso scelte alimentari più equilibrate. Sono uno strumento fondamentale per chi vuole seguire una dieta sana, gestire eventuali intolleranze o monitorare l’apporto di determinati nutrienti.

Cosa sono i valori nutrizionali?

I valori nutrizionali rappresentano la quantità di energia e nutrienti contenuti in un alimento. Vengono espressi per 100 grammi (o 100 millilitri) e, talvolta, anche per porzione. I principali valori riportati includono calorie (kilocalorie), grassi (totali e saturi), carboidrati (di cui zuccheri), proteine e sale. A volte possono essere indicati anche fibre, vitamine e sali minerali. Questi valori aiutano a comprendere il profilo nutrizionale di un alimento e a inserirlo correttamente nella propria alimentazione quotidiana.

Come si calcolano i valori nutrizionali degli alimenti?

I valori nutrizionali possono essere calcolati in due modi principali: tramite analisi di laboratorio oppure per via teorica, sommando i contributi dei singoli ingredienti noti. Le aziende alimentari, soprattutto le più grandi, utilizzano laboratori certificati per ottenere dati precisi attraverso analisi chimico-fisiche. In alternativa, possono usare banche dati nutrizionali ufficiali, come quelle fornite da enti pubblici, per stimare i valori in base alla composizione degli ingredienti utilizzati nella ricetta. In entrambi i casi, i dati devono rispettare standard normativi precisi per essere riportati in etichetta.

Come leggere tabelle nutrizionali: immagini e foto

Daniele Ferruccio Toscana
Daniele Ferruccio Toscana
Nato nel 1979, ho intrapreso studi in conservazione del patrimonio artistico, ma la mia vera vocazione si è rivelata altrove. Per oltre un decennio, ho gestito con passione un pub di mia proprietà a Roma, dove ho appreso che la qualità degli ingredienti è fondamentale per una cucina eccellente, soprattutto quando si tratta di carne e pesce. Da questa esperienza e dalla mia passione per la scrittura è nato Grigliamo.it, un progetto che unisce l'arte culinaria alla condivisione di ricette e consigli per gli amanti della griglia e del barbecue.

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